Le “Ronde Civili” Sono Legali? E Chi Gestisce la Sicurezza di un Evento?
I recenti fatti di cronaca a Latina, in cui un uomo sospettato di essere un ladro è stato picchiato a morte da una presunta “ronda civile”, riaccendono il dibattito sulla sicurezza percepita dai cittadini e sulle iniziative che vengono prese per risolvere il problema. Ma le ronde civili sono legali? E chi è davvero responsabile della sicurezza durante un evento pubblico?
Le “ronde civili” sono consentite?
Il concetto di ronde civili non è del tutto nuovo in Italia. Già nel 2009, una norma ha introdotto un “Piano straordinario di controllo del territorio”, conferendo ai sindaci il potere di avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati per segnalare situazioni di disagio sociale. Queste associazioni, note come “osservatori volontari”, devono rispettare precise regole e non possono in alcun modo sostituirsi alle forze dell’ordine.
Il Decreto Minniti del 2017 ha ulteriormente rafforzato questa possibilità, ampliando i poteri dei sindaci per gestire fenomeni di degrado urbano e insicurezza. Tuttavia, tali ronde possono solo segnalare eventuali problemi e non intervenire direttamente, lasciando sempre il potere d’azione alle forze di polizia.
Il Ruolo delle Guardie Giurate
Le guardie giurate sono figure spesso coinvolte in iniziative di sicurezza urbana, ma il loro ruolo è stato chiaramente definito da normative come il D.M. 269/2010, che vieta loro di svolgere attività di controllo del territorio, riservate esclusivamente alle forze dell’ordine. Un protocollo come “Mille occhi sulle città”, avviato nel 2010, ha cercato di coinvolgere gli istituti di vigilanza privata nella segnalazione di anomalie per la sicurezza pubblica. Tuttavia, è importante ricordare che le guardie giurate non hanno maggiori poteri rispetto ai cittadini e il loro intervento è limitato alla protezione dei beni patrimoniali, non delle persone.
La Sicurezza Durante gli Eventi Pubblici: Circolare Gabrielli
La tragedia avvenuta a Torino nel 2017, dove una calca in piazza ha causato la morte di una giovane ragazza e numerosi feriti, ha portato all’introduzione della Circolare Gabrielli. Questa circolare stabilisce nuove regole per la gestione della sicurezza durante eventi con grandi afflussi di pubblico, distinguendo chiaramente tra safety (la sicurezza fisica e strutturale degli eventi) e security (la protezione e l’ordine pubblico).
Secondo la circolare, la safety è una responsabilità condivisa tra il Comune, i Vigili del Fuoco e la Prefettura, mentre la security è affidata alle forze di polizia e agli organizzatori. Tuttavia, la Direttiva del 2018 ha apportato ulteriori modifiche, introducendo la possibilità di coinvolgere anche ex membri delle forze dell’ordine, vigili del fuoco e operatori con adeguata formazione per gestire la sicurezza degli eventi.
Steward e Ex Buttafuori: Figure Complementari
Nell’organizzazione di eventi pubblici, gli steward e gli ex buttafuori rappresentano altre figure cruciali per garantire l’ordine. Questi operatori hanno esperienza nel gestire situazioni potenzialmente pericolose, ma la loro presenza è regolamentata da specifiche leggi che ne limitano l’operatività. Ad esempio, mentre i buttafuori non possono essere armati, le guardie giurate, che possono anche assumere ruoli simili, sono invece armate.
Un Futuro di Regolamentazione e Chiarezza
Le circolari ministeriali, come la Circolare Gabrielli e la Direttiva del 2018, servono principalmente a fornire linee guida interpretative per l’organizzazione degli eventi, ma non hanno valore di legge. Per questo motivo, c’è ancora molta confusione e ambiguità sulle competenze esatte delle varie figure coinvolte nella sicurezza privata. Una riforma che metta ordine tra le diverse categorie e ruoli è auspicabile per evitare ulteriori confusioni e garantire una maggiore professionalità nel settore.
Alessandro CASCIO
Presidente Associazione Professionale Investigazioni e Sicurezza (APIS)